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Il giardino di Albert

Europa, culla dell'umanità?

LA 1, domenica 7 febbraio, ore 18:05 - disponibile fino al 30.09.2024

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Per oltre un secolo, lo sviluppo dell’essere umano moderno è stato spiegato attraverso la cosiddetta teoria “Usciti dall’Africa”, secondo la quale l’evoluzione degli umani e delle scimmie è avvenuta principalmente in quel continente. Tuttavia, le recenti scoperte di ossa fossilizzate, molto piu antiche dei reperti trovati in Africa, hanno messo in dubbio questa consolidata convinzione.

In Grecia sono state rinvenute ossa di un essere umano preistorico, il Graecopithecus freybergi, risalenti a 7.2 milioni di anni fa. Inoltre, sempre in Grecia, i ricercatori hanno portato alla luce impronte simili a quelle umane che hanno 6 milioni di anni.

Nel novembre del 2019, la palentologa tedesca Madelaine Bhöme ha presentato alla comunità scientifica i fossili di un’antichissima scimmia, vissuta ben 11.6 milioni di anni fa. Fatto eccezionale, le ossa sono state rinvenute in una cava d’argilla nel Sud della Germania. Gli studiosi sono convinti che questa nuova specie, chiamata Danuvis guggenmosi o “Udo”, sia un antenato comune degli umani e degli scimpanzé. Si tratterebbe dell’anello mancante che i paleontologi hanno cercato per decenni in tutto il mondo.

Insomma, questi ritrovamenti mettono in dubbio la teoria piu accreditata dell’evoluzione umana, secondo la quale gli ominidi si sono evoluti solo in Africa. Ora è lecito chiedersi: e se la culla dell’umanità fosse l’Europa?

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