Tra jazz e nuove musiche

Avishai Cohen's Big Vicious

Lunedì 9 maggio 2022 ore 21.00 - Lugano, Studio Foce

  • 9 May 2022, 21:00
  • Musica
  • CULTURA
Avishai Cohen

Avishai Cohen

  • © Sam Harouche/ ECM Records

Avishai Cohen tromba
Jonathan Albalak chitarra, basso elettrico
Uzi Ramirez chitarra
Aviv Cohen batteria
Ziv Ravitz batteria, elettronica

Una collaborazione RSI Rete Due – Studio Foce/ Città di Lugano, rassegna “Raclette”

L’approdo alla prestigiosa etichetta tedesca ECM, avvenuto nel 2015, ha segnato la definitiva affermazione per il trombettista israeliano Avishai Cohen, oggi ormai fra le figure di grande rilievo della scena jazzistica internazionale.

Nato a Tel Aviv nel 1978, affermatosi musicalmente nel proprio paese, Avishai è uno dei tanti jazzisti israeliani che negli ultimi decenni hanno scelto New York come propria città. Nel suo caso abbiamo a che fare con un’intera famiglia, tre fratelli che spesso si esibiscono sotto l’insegna di Three Cohens: gli altri sono il sassofonista Yuval e la clarinettista Anat.

La vastità della comunità israeliana newyorkese (certo stimolata dal «rinascimento ebraico» promosso a fine millennio da figure come John Zorn e Don Byron) ha anche causato una curiosa confusione onomastica, quella con un altro Avishai Cohen, contrabbassista classe 1970. Tanto da spingere il più giovane a firmare il proprio esordio discografico (nel 2003, per la Fresh Sound) con una dichiarazione d’identità: The Trumpet Player.

L’Avishai Cohen che qui ci interessa si rivela spesso pensoso, impressionista, interessato alla sottrazione delle note, idea che naturalmente deve molto a Miles Davis. In questa chiave si spiega anche l’interesse per il nostro della sofisticata ECM, che ha già pubblicato diversi suoi dischi.

Da artista post-moderno quale è, Avishai Cohen ha saputo integrare nella sua musica tradizioni, stili, e generi i più diversi.

Il suo più recente progetto Big Vicious si muove attraverso sonorità decisamente elettriche. Numerose jam session nel Lower East Side insieme a vecchi amici, musicisti dell’ampia comunità israeliana di New York, sono state la premessa di un’avventura nata dall’idea di comporre brani basati su semplici riff utilizzando una sezione ritmica speculare, con due chitarre e due batterie, e la tromba di Cohen che si stagliasse sopra una corposa base strumentale. La musica risultante, di grande dinamica, combina motivi compositi, ritmi rock e improvvisazione, e funziona sia in piccoli club che sui palcoscenici più ampi.

Dopo un lungo rodaggio dal vivo negli Stati Uniti ed Europa, Big Vicious - con le sue elaborate trame sonore tra groove, ambient, jazz e psichedelia – ha realizzato una prima pubblicazione discografica. L’omonimo album d’esordio è stato pubblicato da ECM a fine marzo del 2019.

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