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ONU, Cassis: "Grande orgoglio"

La soddisfazione del presidente della Confederazione per l'esito del voto sul Consiglio di sicurezza - Le reazioni della politica

  • 9 June 2022, 22:42
  • 23 June 2023, 18:13
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Il presidente Ignazio Cassis a New York

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Di: TG/eb

"L'orgoglio è grande per il fatto di avere un sostegno e una fiducia nel Consiglio delle Nazioni del mondo: su 193 membri, 192 erano presenti; con 187 voti vuol dire che quasi tutti hanno fiducia nella Svizzera e ci danno questo mandato per contribuire, per due anni, a far funzionare questo organo tanto importante delle Nazioni Unite".

Lo ha detto il presidente della Confederazione, Ignazio Cassis, a margine della votazione a New York che ha ufficializzato l'ingresso della Confederazione nell'organo delle Nazioni Unite per il biennio 2023-2024.

Come si muoverà ora la Svizzera? "Vogliamo migliorare l'efficienza di tutti quegli organi che gravitano attorno al Consiglio di sicurezza e che devono funzionare, ad esempio per far osservare le sanzioni o per le missioni di pace. Lì c'è una possibilità per strutturare meglio il lavoro e avere una maggiore concentrazione sugli obiettivi", risponde Cassis.

Il dibattito da Berna

Telegiornale 09.06.2022, 22:00

La politica divisa

Secondo Marco Chiesa, consigliere agli Stati dell'UDC, questo avvenimento "mette a repentaglio la nostra neutralità", perché la Svizzera "si troverà in tremenda difficoltà quando bisognerà decidere degli interventi bellici, perché non è nella nostra natura".

Di tutt'altro avviso il consigliere nazionale PLR Rocco Cattaneo: "C'è stato un grande atto di fiducia verso la Svizzera da parte della comunità internazionale, ora abbiamo l’opportunità di costruire ponti".

"Ci sono tante opportunità, ma ci sono anche dei pericoli", osserva Martin Candinas, consigliere nazionale dell'Alleanza del Centro. Se si guarda il risultato dei voti, "si vede che la Svizzera può veramente portare un contributo alla pace nel mondo", aggiunge.

Secondo il consigliere nazionale socialista, Jon Pult, "la Svizzera da oggi si mette in gioco anche in questo organo importante, e deve fare ciò che è scritto nella Costituzione, ovvero aiutare il mondo ad uscire dalle tante crisi in cui siamo".

In un comunicato stampa, la Lega dei Ticinesi parla invece di "ennesima giornata nera per la Svizzera", poiché all'interno dell'organo "non conterà nulla; dovrà però giocoforza prendere posizione e decidere misure che sono incompatibili con la nostra neutralità".

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