Il giardino di Albert

Tutti pazzi per Marte

a cura di Clara Caverzasio

  • 2 April 2016, 18:00
  • SCIENZA E TECH
  • ASTRONOMIA
  • Scienza
  • Tecnologia
iStockMarte, Pianeta, Rosso, Luna, Satellite planetario
  • iStock

Il giardino di Albert
Sabato 02 aprile 2016 alle 18:00

Replica domenica 03 aprile 2016 alle 10:35

Da quasi un secolo e mezzo il pianeta rosso accende la fantasia e l’immaginario collettivo, grazie anche a una ricca produzione letteraria e cinematografica (ultimo in ordine di tempo, il film “The martian”). Basti pensare che a cavallo tra ‘800 e ‘900 si era certi che ci fosse vita su Marte, e non grazie a miti o leggende o racconti fantascientifici, ma alle migliori osservazioni astronomiche dell’epoca. Giovanni Schiapparelli, uno dei più grandi astronomi italiani, a partire dal 1877 osservò per anni Marte convincendosi di vedere mari, golfi e soprattutto canali, che parevano troppo dritti per essere naturali. Oggi certo, si è ormai pressoché sicuri che su Marte non ci siano costruzioni e civiltà marziane, ma la convinzione che ci sia stata o ci sia ancora vita, quella rimane ed è anzi al centro della prima missione europea, che ha preso il via pochi giorni fa dalla base russa di Baikonur (Kazakhstan) e che sta portando l'Europa su Marte a caccia di vita. Exomars, missione organizzata dalle agenzie spaziali di Europa (Esa) e Russia (Roscosmos), e alla quale partecipa anche la Svizzera, è infatti progettato specificatamente per riconoscere i segni di vita: proteine, aminoacidi, batteri, spore. A bordo c’è anche una “camera” svizzera, Cassis, un potente telescopio che permetterà ai ricercatori di avere immagini molto precise della superficie di Marte in vista dell’atterraggio di un Rover europeo nel 2018, con l’intento di individuare anche sorgenti di gas rari nell’atmosfera: in particolar modo di metano, che è un rivelatore di vita passata o presente. Di Marte, di Exomars, del perché è così importante andarci, e del contributo svizzero si parlerà nel Giardino di Albert di sabato 2 aprile con Daniele Piazza dell’istituto di fisica dell’università di Berna e Vincenzo Giorgio, già direttore del programma Exomars in Thales Alenia Space Italia ed ora amministratore delegato di Altec, il Centro spaziale multifunzionale nei pressi di Torino, - soprannominata la "Huston europea" - che sarà anche il centro di controllo del Rover che verrà inviato nel 2018.

Ti potrebbe interessare