“La mammografia per una diagnosi precoce del tumore è utile”: lo afferma l'Ufficio federale della sanità pubblica in risposta alle conclusioni dello Swiss Medical Board (SMB), che in una presa di posizione aveva sconsigliato alle ultracinquantenni i programmi sistematici di depistaggio perché avrebbero effetti positivi solo limitati.
Berna ribadisce che l’introduzione di screening di questo tipo è uno degli obiettivi della strategia nazionale contro il cancro 2014-17.
Nel dibattito è intervenuta lunedì anche la professoressa dell’Università di Ginevra Christine Bouchardy , affermando che il rapporto dell’SMB “ridicolizza la Svizzera”. Dal 1995 al 2002 - ha spiegato l'esperta - la mortalità nelle donne dai 55 ai 74 anni si è abbassata del 35% in Svizzera romanda e del 14% in Svizzera tedesca (i calcoli sono dell'Ufficio federale di statistica). Questa differenza per Bouchardy si spiega grazie alla precocità della diagnosi legata al depistaggio.
ATS/cos
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CSI 18.00 - Il servizio di Sharon Bernardi