I programmi di diagnosi precoce del cancro al seno sono utili e l’obbiettivo è quello di introdurli in tutta la Svizzera, “così come sancito nella Strategia nazionale contro il cancro 2014-2017, adottata dalla Confederazione e dai Cantoni”, ha ribadito oggi, venerdì, l'Ufficio federale della sanità pubblica, dopo le recenti polemiche .
Ha però ammesso la necessità di innalzare la qualità dei test. Durante programmi, infatti, possono “essere individuati anche tumori con un decorso relativamente benigno e lento, senza conseguenze letali”, scrive l’UFSP, e “non va trascurato lo stress psicologico delle donne sottoposte a mammografia, cui viene comunicato un esito sospetto che tuttavia, dopo ulteriori accertamenti, si rivela infondato”.
Al momento, sotto la direzione della Lega svizzera contro il cancro, si sta lavorando a una proposta per adeguare l'ordinanza del 1999 sulla garanzia della qualità dei programmi di diagnosi precoce mediante mammografia alle direttive europee. In una seconda fase, l'UFSP esaminerà le proposte e proporrà al Dipartimento misure esecutive appropriate.
ATS/FM
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Il servizio di Annamaria Nunzi