Il nostro ruolo

Michèle Volontè è la nuova delegata della Catena della Solidarietà nella Svizzera italiana

Subentra a Eugenio Jelmini, che lascia l’incarico per raggiunti limiti di età

  • 1 ottobre 2021, 12:48
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  • RSI/Loreta Daulte

Il 1° ottobre 2021 Michèle Volontè, giornalista RSI con lunga esperienza nell’Attualità e nell’Approfondimento, subentra a Eugenio Jelmini, che lascia l’incarico per raggiunti limiti di età, come la nuova delegata della Catena della Solidarietà nella Svizzera italiana.

Eugenio Jelmini era entrato in carica nel 2013 e si era subito impegnato nella raccolta fondi per le conseguenze del tifone Haiwan nelle Filippine che aveva permesso di raccogliere 42.4 milioni di franchi. Nel corso degli anni sono seguite altre giornate di solidarietà, tra cui quella per il terremoto in Nepal con 32 milioni donati, il 15% dei quali da abitanti della Svizzera italiana (la cui popolazione rappresenta il 5% del totale). Nel 2016 ha visitato, con una delegazione della Fondazione, alcuni campi profughi in Libano che ospitavano rifugiati dal conflitto siriano.

“Per Jele, come da sempre lo chiamano colleghi e amici, sono stati anni impegnativi” – afferma Stefania Verzasconi, che rappresenta la RSI nel Consiglio di fondazione della Catena – “Fin dal primo istante si è trovato a supportare la Catena in momenti critici. È entrato in carica nel pieno dell’emergenza per il tifone Haiwan, che devastò le Filippine nel novembre del 2013, e da allora ha contribuito a gestire mobilitazioni importanti: il terremoto in Nepal del 2015, la frana di Bondo, la crisi nello Yemen, fino alla pandemia che tuttora colpisce fasce importanti della popolazione. Il nostro ringraziamento per il suo lavoro non è un atto dovuto: nella sua veste di delegato Eugenio ha lasciato il segno, mettendo in gioco la sua grande umanità, un’esperienza giornalistica di primo piano e soprattutto la volontà di aggiungere un tocco personale all’azione della Catena nella Svizzera italiana, grazie a contatti approfonditi con le persone nel bisogno e con scuole e associazioni attive sul territorio. Con il suo lavoro ha contribuito in misura importante a quel processo di trasparenza che sempre più caratterizza l’azione della Catena. Grazie di cuore, dunque, Eugenio; e un sentito “buon lavoro” a Michèle, che è chiamata davvero a dare il meglio di sé per sostituirti degnamente”.

Da oggi, dunque, nuova delegata per la Svizzera italiana è Michèle Volontè. Le abbiamo posto alcune domande sulla Catena e sul suo nuovo ruolo.

Michèle, cosa significa solidarietà per te?

“La prima immagine che mi viene in mente è quella di un bimbo di sette anni che offre il suo tempo per sostenere altri bambini che anche in Svizzera soffrono per le conseguenze di un conflitto. È il 1946, anno in cui due animatori radiofonici romandi lanciano la prima raccolta che avrebbe portato alla nascita della Catena della solidarietà. Un allievo di seconda elementare che era mio padre, che ancora oggi racconta ai nipoti e ai ragazzi nelle scuole come fosse difficile accompagnare quei bambini lungo il tragitto casa-scuola, ma come fosse anche gratificante”.

Raccontaci La Catena della Solidarietà.

“La Catena fa parte della nostra storia e rappresenta la Solidarietà svizzera. Reputazione, valori e raccolte fondi ci ricordano dell’importanza della collettività. Ognuno di noi, anche con un piccolo sostegno, può fare la differenza. E ci fa stare meglio. Basti pensare alla pandemia in corso, ai tanti aiuti e alle generose donazioni, grazie alle quali solo nel nostro paese sono state aiutate, attraverso la raccolta fondi Covid Svizzera, un milione e settecentomila mila persone. Mentre un’altra raccolta Coronavirus internazionale, ha permesso di sostenere oltre sei milioni di persone in diciassette Paesi”.

Come stai vivendo questo passaggio di testimone e cosa porterà il futuro?

“Non ho esitato a cogliere l’opportunità di riprendere il testimone da Eugenio Jelmini, che ringrazio per la dedizione e i saggi consigli. Eugenio resta un pilastro per il nostro pubblico, grazie a professionalità ed empatia, essenziali per rappresentare la Catena della solidarietà sul nostro territorio. Lo ritroveremo sicuramente il prossimo 17 dicembre ai centralini di Besso, giorno in cui è stata indetta una giornata nazionale di raccolta in favore dei bambini bisognosi. La SSR ha infatti deciso di commemorare il 75esimo anniversario della Catena della solidarietà dal 12 al 17 dicembre, e anche la macchina in RSI si è già messa in moto”.

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