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Storia di Ketty

Rete Due, Colpo di scena, 31 gennaio / 14 febbraio, 13.30. Con un dossier multimediale su www.rsi.ch/cultura a un anno dalla scomparsa di Ketty Bertola-Fusco

  • 26 gennaio 2022, 11:20
Ketty Fusco

Ketty Fusco

“Storia di Ketty” su Rete Due e un dossier multimediale www.rsi.ch/cultura a un anno dalla scomparsa di Ketty Bertola-Fusco

Di Francesca Giorzi

Percorrere la vita di Ketty Bertola-Fusco (Napoli 5.8.1926 – Lugano 18.2.2021), significa attraversare la storia della Svizzera di lingua italiana dal primo dopoguerra ai giorni nostri, in lungo e in largo. E’ la Storia della Radio, quella del teatro, della letteratura e in generale del contesto culturale di un particolare luogo geografico che raccoglie una minoranza linguistica nel centro dell’Europa.

Responsabile per 20 anni, fino al pensionamento nel 1991, del settore radiodrammi e sceneggiati della RSI, Ketty Fusco ha attraversato la storia della radio dai suoi albori, quando ha l’occasione d’imparare l’arte della recitazione da eccellenti maestri quali Guido Calgari, Renato Regli e Romano Calò, antesignano della recitazione semplice, vera e parlata. A portarla in radio nel 1935 ci pensò il dirimpettaio Giovanni Bertini. Momento determinante gli anni 70/80 quelli con Alberto Canetta, Gritzko Mascioni, Vittorio Ottino, Franca Primavesi, Umberto Benedetto una fucina di incontri e scambi che elevavano ricerca e qualità. La radio allora, raccontava Ketty, era una famiglia e i collaboratori venivano valorizzati per le loro caratteristiche, anche umane. Il Radio teatro che Fusco definiva “Teatro della mente” era in continua evoluzione fino al raggiungimento dello stile “cinematografico”, oggi Audio Fiction. Regista, attrice, produttrice e drammaturga fu testimone ed anima di questa evoluzione, un dato impressionante della sua attività ci proviene dagli archivi RSI con 4315 documenti sonori

Nel 1994 la società svizzera di studi teatrali le conferisce l’Anello Hans Reinhart, perfette le parole di Beatrice Perregaux: “a Ketty Fusco per il contributo determinante alla diffusione dell’amore per il teatro e della cultura teatrale nella Svizzera Italiana sia sulle scene che alla radio come attrice, regista e produttrice, per il rigore, la sensibilità e la partecipazione appassionata con cui ha interpretato e vissuto innumerevoli ruoli di un repertorio vastissimo, manifestando un’adesione entusiastica all’avventura teatrale nella molteplicità delle sue espressioni. Per la dedizione coerente e caparbia a un un’idea di teatro votata all’affermazione dei diritti dell’uomo e alla promozione dei valori che ne garantiscono la dignità“.

Realizzato nello stile avviato negli anni ’90 dall’omonima trasmissione televisiva, “Storia di Ketty” curato da Sara Flaadt, in onda dal 31 gennaio al 14 febbraio, è un blob, una sorta di percorso acustico costruito attraverso spezzoni di interviste e interpretazioni radioteatrali, pagine letterarie, poesie, allacciate come sinapsi le une alle altre e portate al microfono dai collaboratori piu stretti tra i quali citiamo Antonio Ballerio e Cesare Ferrario.

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