Le Indie galanti, ma non troppo

Capolavoro dell’Illuminismo nonché primo opéra-ballet di Jean-Philippe Rameau, Les Indes galantes è uno spettacolo sfavillante ed eccentrico, che però non nasconde la visione perlomeno ambigua che l’Europa di tre secoli fa aveva delle altre culture e degli altri popoli: Turchi, Incas o Persiani, tutti accomunati dalla connotazione di “selvaggi”.

Nella stagione 2019/20 l’Opéra national de Paris ha proposto un nuovo allestimento de Les Indes galantes – programmato nella puntata di Paganini di domenica 12 febbraio, alle 10.30 su RSI LA1 – che trasporta l’intero svolgimento scenico in uno spazio urbano e politico contemporaneo, quasi a voler redimere con il cosmopolitismo di oggi l’etnocentrismo originario. L’idea è del regista Clément Cogitore che – unitamente al coreografo Bintou Dembélé e al direttore Leonardo García Alarcón (alla testa della Cappella Mediterranea e di un cast significativo di solisti) – ha costituito un gruppo creativo coeso e inventivo.