Malgrado si sia trattato di un anno assai difficile per ogni forma
di concerto pubblico – e non solo nella Svizzera italiana – le
Settimane musicali di Ascona sono riuscite a trovare il modo di
celebrare il proprio 75° anniversario. E proprio da Ascona,
domenica 4 ottobre alle 10.30 su RSI LA1, la trasmissione Paganini
intraprende una nuova stagione di riflessioni e scoperte attorno
alla cultura musicale e a quella coreografica.
I contenuti della
prima puntata non possono che essere un omaggio proprio alle
Settimane musicali, in un disegno che cerca di abbracciarne la
lunga e gloriosa storia che prese avvio (con sette concerti) nella
primavera del 1946. Sin dalla prima edizione il ruolo della nostra
radiotelevisione – con la costante presenza del coro e dell’orchestra, all’epoca interni alla RSI – fu centrale e organico alla
manifestazione.
E a partire dal 1975 vennero anche proposti degli
spettacoli scenico-televisivi concepiti ad hoc per Ascona. Traccia
di queste creazioni inedite e uniche è il Ludus Danielis registrato
nel 1976 con la direzione di René Clemencic, accanto a solisti,
ensemble, figuranti della Scuola Dimitri e alla voce recitante di
Alessandro Quasimodo.
Uno dei momenti salienti dell’edizione 2020
delle Settimane musicali è stata l’esecuzione – da parte di un
quartetto d’eccezione che vedeva al pianoforte Francesco
Piemontesi, direttore artistico delle Settimane – di una delle
composizioni più importanti del secolo scorso: il Quatuor pour la
fin du temps di Olivier Messiaen.
Un capolavoro cui Paganini rende
omaggio riproponendo una storica intervista del 1987 proprio a
Olivier Messiaen e l’interpretazione del suo brano Il merlo nero da
parte del duo formato da Heinrich Keller e Brigitta Steinbrecher.
Ospite centrale nelle 75esime Settimane musicali di Ascona è infine
stato Ton Koopman, e del direttore, clavicembalista e organista
olandese Paganini propone la Sinfonia n. 39 di Mozart registrata
alla testa dell’Orchestra della Svizzera italiana.