Daniele Finzi Pasca e la musica
Puntata del 19 marzo 2023
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Addio Lugano bella Via Lavizzari a Lugano è una stradina stretta che si snoda tra l'Università e il Parco Ciani, tra viale Balestra e viale Cattaneo. Al numero 5, su un muro grigio di un edificio a tre piani, si impone allo sguardo Pietro non torna indietro, opera realizzata nel 2012 dallo street artist Agostino Iacurci. Soggetto del murales è Pietro Gori, anarchico, dirigente politico, ma anche poeta e drammaturgo, penalista e sociologo, nato a Messina nel 1865 e morto vicino a Livorno nel 1911.Proprio a Lugano - rinchiuso in carcere, alla fine del 1895 - Gori compose una delle sue canzoni più celebri: Il canto degli anarchici espulsi, meglio nota come Addio Lugano bella. Da questo episodio Paganini trae lo spunto per la puntata di domenica 20 marzo, in onda dalle 10.30 su RSI LA1.
Il tema è quello della canzone di protesta, tra sentimento popolare e rivendicazione politica. L'entrata in materia è offerta dal documentario Giovanna Daffini, l'amata genitrice dedicato nel 2020 dal regista Victor Tognola a una delle principali figure della canzone popolare di lingua italiana. Dal punto di vista concertistico, uno dei più importanti autori che abbia mai dato opere e voce ai sentimenti anarchici - mischiati a una personalissima visione delle questioni sentimentali e amorose - è stato Leo Ferré, che nel 1979 fu protagonista alla RSI in un memorabile episodio di Musicalmente.
Per chiudere la puntata ricongiungendosi al tema iniziale, Paganini ha chiesto a due musicisti della Svizzera italiana (esponenti autorevoli e di generazioni diverse della tradizione cantautorale) di dare vita a una nuova interpretazione di Addio Lugano bella: Michela Domenici e Terry Blue, con la complicità del percussionista Peo Mazza. - L'amata genitrice: Giovanna Daffini - Musicalmente - Leo Ferré - Addio Lugano bella