Fermi tutti, facciamo ricorso

di Antonio Ferretti e Gaetano Agueci

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Un progetto studiato in tutti i dettagli, rispettoso delle disposizioni di legge, pronto per andare in cantiere. Eppure tutto si blocca perché c’è un ricorso. Succede sia per opere pubbliche che private, sia grandi che piccole. Nella puntata di questa settimana Falò mostra i limiti di un sistema giuridico e pianificatorio complesso, spesso in bilico tra diritti sacrosanti, eccessi di garantismo, questioni di opportunità e di buon senso. Si illustra la tematica attraverso due esempi, tanto diversi quanto significativi. Il primo caso è quello del tram-treno, che dovrebbe modificare profondamente la mobilità nel luganese.

Ottenuti i sussidi federali, il progetto è pronto a partire, ma l’opposizione di tre associazioni ambientaliste lo blocca. I tempi si potrebbero allungare e c’è il rischio di perdere l’aiuto finanziario di Berna; il Consigliere di Stato Claudio Zali si infuria. Pomo della discordia è soprattutto la linea di collina del trenino Lugano-Ponte Tresa. Secondo Berna e Bellinzona va smantellata, gli oppositori vorrebbero mantenerla.

Il secondo caso ci porta a Brè sopra Locarno, splendido terrazzo affacciato sul Verbano a 1000 metri di quota. Un gruppo di investitori compra case e terreni con l’intento di realizzare un hotel di lusso. Il progetto rispetta il piano regolatore, ma solleva l’opposizione di alcuni residenti. Interviene il Municipio che decide, è arrivata l’ora di riscrivere le regole della pianificazione in quel comparto. Giusto? Sbagliato? E alla fine chi ci guadagna e chi ci perde?

Ospiti in studio il Consigliere di Stato Claudio Zali e il Consigliere nazionale Bruno Storni.

 

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