Salari di carta di Oscar Acciari e Marco Dalla Fiore
Dieci mesi fa in Ticino è entrata in vigore la legge sul salario minimo differenziato per ramo economico. La prima fase d’applicazione, attualmente in vigore, prevede salari orari minimi lordi compresi tra i 19 e i 19.50 franchi.Importi che dovranno aumentare per legge, gradualmente entro il 2024, a minimi compresi tra i 19.75 e i 20.25 franchi.
La Legge permette però delle eccezioni per i contratti collettivi con minimi inferiori già stabiliti.
L’esito dei primi controlli della Commissione tripartita cantonale è molto rassicurante: gli imprenditori versano gli stipendi dovuti e solo in rarissimi casi si sono verificate infrazioni. I problemi del mercato del lavoro in Ticino sono dunque risolti oppure potrebbero esistere degli espedienti per non versare i minimi dovuti, siano essi stabiliti dalla legge, siano essi fissati nei contratti collettivi?
Ad animare il tema anche il controverso accordo con il sedicente sindacato “Tisin”, poi diventato “Sindacato libero della Svizzera italiana” con le aziende di “Ticino Manufacturing”.
Inchiesta e reportage di Falò sull’applicazione del salario minimo, dal Ticino a Ginevra, dove l’adeguamento degli stipendi all’inflazione è scattato immediatamente per legge.
Ospiti: Giorgio Fonio, segretario regionale OCST