Eternit, la condanna

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Colpevoli di disastro doloso. Questa è la sentenza con la quale il Tribunale di Torino ha condannato, in primo grado, i due ex dirigenti di Eternit-Italia, lo svizzero Stephan Schmidheiny e il barone belga Louis De Cartier alla pena di 16 anni di carcere, oltre al pagamento dei pesanti risarcimenti alle parti civili. È una sentenza che segna una svolta in una vicenda penale che dura da anni, in cui le popolazioni di Casale Monferrato e di Cavagnolo, i comuni piemontesi dove sorgevano gli stabilimenti in cui veniva lavorato l’amianto, hanno dato battaglia per veder riconosciuta la responsabilità dei dirigenti della Eternit nella morte di centinaia di persone. Falò dopo aver seguito il processo di Torino, propone un servizio realizzato a caldo dopo la sentenza, per capire il suo significato, le sue possibili ripercussioni in Svizzera e quali potrebbero essere le reazioni dei condannati.