Moderna schiavitù

  • Stampa
  • Condividi
  • a A
Ina, Irina e Diana sono tre giovani donne rumene unite dallo stesso agghiacciante destino, adescate con la falsa promessa di un lavoro in Svizzera, sono state vendute per una manciata di denari e usate come moderne schiave del sesso nei club a luci rosse del nostro paese. Falò le ha incontrate a Bucarest, in una struttura per vittime della tratta rimpatriate dall’estero, e partendo dai loro racconti tenta di fare luce su uno dei fenomeni criminali più inquietanti dei nostri giorni, la tratta degli esseri umani. Un crimine disumano che al mondo vede coinvolte oltre 2.5 milioni di vittime. Donne costrette a prostituirsi, ma anche uomini e bambini obbligati a mendicare e a lavorare in nero. Secondo un’agenzia dell’ONU, lo scorso anno, a livello mondiale, la moderna schiavitù ha generato profitti per oltre 31 miliardi di dollari. Anche nel nostro paese la tratta degli esseri umani è un business milionario del quale traggono profitto non solo organizzazioni criminali straniere bensì sempre più anche cittadini svizzeri. Quello della merce umana è un mercato in piena espansione che seconde le stime della polizia federale vede coinvolto circa il 20 per cento delle prostitute che prestano i loro servizi in Svizzera. A dare l’allarme è stata la Consigliera federale Simonetta Sommaruga, che lo scorso novembre si è recata a Bucarest per avviare una collaborazione con il governo rumeno. Falò si è dunque messa sulle tracce dei trafficanti e delle loro vittime, intraprendendo una discesa agli inferi.