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L’officina delle paure

Puntata del 22.11 - Hanno lavorato alle FFS a contatto con l’amianto e dopo la morte di 4 colleghi temono per la loro salute

  • 22 November 2019, 11:26
  • SALUTE
  • LAVORO
Amianto officine ffs

Provate a mettervi nei loro panni. Prima si sono battuti per garantire un futuro allo stabilimento. Ora la posta in gioco è molto più alta: in ballo c’è la loro vita.

Alle Officine FFS di Bellinzona, in queste settimane, non si parla d’altro che dei colleghi morti a causa dell’amianto. Almeno quattro i decessi negli ultimi anni, solo a Bellinzona. Ma le cifre esatte la SUVA, l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni, non vuole fornirle. Ufficialmente, per ragioni di riservatezza. Patti chiari ha allora deciso di insinuarsi nei segreti del passato delle Officine di Bellinzona. Un passato minato da un’eredità che fa paura, quella legata all’asbesto, usato legalmente e ampiamente in Svizzera fino al 1990, e di morti. Parlano Donata Meroni e Norkeli Bertini, la moglie e la figlia di due operai uccisi dall’amianto e chiedono trasparenza e giustizia. C’è qualcuno che porta la responsabilità di quelle morti? Come si lavorava in quegli anni nelle officine, a contatto con il materiale killer? L’uso di guanti e mascherina era applicato? Da quando? Patti chiari ha raccolto le testimonaze di operai e ex operai, e il quadro che ne emerge solleva molti dubbi.

Operai ed ex operai che vogliono vederci chiaro. Soprattutto vogliono capire perché di punto in bianco, è cambiato il piano di screening al quale erano sottoposti dalla SUVA. Il piano di prevenzione e di controlli medici riguardava una quarantina di loro. C’è chi veniva, fino all’anno scorso, sottoposto anche ad una TAC all’anno. Ma ora l’assicurazione ha detto che quegli esami non servono più. Nel frattempo, altre decine di operai che nel passato hanno lavorato a stretto contatto con l’amianto senza protezione si sono fatti avanti. Perché sono stati esclusi dal programma di prevenzione di SUVA? Perché le TAC non sono più necessarie?

Ma soprattutto chi era a conoscenza della pericolosità di questa sostanza prima della messa al bando definitiva in Svizzera? E chi sapeva, che cosa ha fatto per proteggere i propri dipendenti? Ne discutiamo in studio con Donata Meroni e Norkeli Bertini, Roberta Cattaneo, responsabile regione sud delle FFS, l’avv. Martin Hablützel dell’associazione svizzera vittime amianto e Claudia Pletscher, rappresentante delle SUVA e specialista della medicina del lavoro.

L’officina delle paure

Patti chiari 22.11.2019, 21:10

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