La maggior parte delle pentole in vendita nei nostri supermercati proviene dalla Cina: il loro principale vantaggio è il prezzo, decisamente più conveniente rispetto alle pentole prodotte in Svizzera. Ma è un vantaggio dovuto in larga misura alle inaccettabili condizioni di lavoro cui devono sottostare i lavoratori cinesi: paghe da fame, nessuna sicurezza, tantissimi straordinari.
Lo denuncia Solidar Suisse, una ONG svizzera che in collaborazione con China Labor Watch ha indagato negli stabilimenti che producono le pentole vendute da Coop, Migros, Ikea e da marchi noti come Kuhn Rikon e la tedesca WMF.
Un’inchiesta effettuata in gran segreto, perché la trasparenza in Cina non esiste e a chi indaga sulle condizioni di lavoro nelle fabbriche può capitare di essere trattenuto per… un mese!
Pentole cinesi
RSI Inchieste 19.10.2018, 23:34
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