Pulire il piano di lavoro in cucina, disinfettare le superfici di lavandino o WC, scrostare il calcare sulla rubinetteria: gesti che ripetiamo ordinariamente e, spesso, distrattamente. Troppo distrattamente! Perché, altrettanto spesso, i prodotti detergenti contengono sostanze chimiche e per questo vanno usati con cautela: sia per garantirne l’efficacia, sia perché possono nuocere alla salute. E allora, primo passo: leggere le etichette sulle confezioni. Facile, no?! Non proprio, perché a volte le istruzioni sono scritte in caratteri minuscoli, oppure nascoste; la lista degli ingredienti per i profani è un intraducibile trattato di chimica. O ancora: i simboli utilizzati per segnalare sostanze pericolose sono fraintesi.
Senza contare che molte persone, nella fretta e nell’abitudine, a tutti questi elementi non danno alcuna attenzione. E corrono dei rischi.
E non è tutto. Dopo il covid, si sono diffusi prodotti di pulizia dalla doppia funzione, detergente e disinfettante. Ma qual è la loro efficacia? E poi, questa smania di disinfettare ha senso? E ancora: per la pulizia ordinaria, un detergente industriale è davvero più efficace di… acqua e aceto?