“LA BIONDA” ELETTRONICA - di Serena Tinari e Fabio Pellegrinelli
Scusi, guardi che nel ristorante non si può fumare!!! ….Ma non sto fumando…, questa è una sigaretta elettronica. La scena potrebbe già essersi verificata anche in ufficio, tram, aereo. E sì, perché da qualche tempo la sigaretta elettronica ha iniziato a fare capolino anche in Svizzera. Niente tabacco, una batteria, un vaporizzatore e una lucina che simula la brace della sigaretta, quella vera. Ma con una differenza cruciale: la sigaretta elettronica consente di “fumare” senza inalare le sostanze tossiche che si sviluppano dalla combustione del tabacco. Produce infatti esclusivamente vapore. In Svizzera sono vendute solo quelle con aromi, senza il serbatoio di nicotina. Come mai? E poi: cosa contengono davvero le sigarette elettroniche, le possiamo considerare sicure? Le autorità per la salute pubblica ne sconsigliano l’uso. Eppure alcuni medici cominciano a interrogarsi anche sull’utilità di queste sigarette come metodo per smettere di fumare. Ma funzionano davvero? Difficile dirlo, mancano studi a lungo termine che possano confermarlo, ma molti fumatori hanno tratto beneficio da questa sigaretta virtuale, che ha permesso loro di liberarsi di quella vera o diminuire il numero di sigarette fumate.
Con quali conseguenze? Tanti interrogativi che Patti chiari ha affrontato parlando con “fumatori elettronici”, produttori, e medici, ma anche con chi, volente o nolente, rischia di ritrovarsi avvolto dai vapori della sigaretta elettronica al ristorante, sul treno o in ufficio. Ma si può davvero fumare dappertutto? E voi come reagireste? Un dilemma tutto da scoprire in una candid camera organizzata da Patti chiari, ma che preoccupa già chi si impegna nella lotta al fumo.
Bolognesi "a nudo" - Produzione SRF / Kassensturz
Le troviamo in tutti i supermercati. Sulle confezioni foto di invitanti pezzi di carne, di ingredienti naturali e genuini. Sono le salse bolognesi industriali. Ma come sono fatte e cosa contengono veramente? Da dove viene la carne utilizzata? E soprattutto le etichette ci raccontano sempre tutta la verità? Dopo lo scandalo della carne di cavallo trovata nelle lasagne di mezza Europa, i consumatori s’interrogano. E chiedono all’industria alimentare e alla politica di conoscere la tracciabilità di tutti gli ingredienti contenuti negli alimenti preconfezionati. Abbiamo visitato un grande macello svizzero e per la prima volta una delle più importanti industrie alimentari mondiali ha mostrato alle nostre telecamere la sua cucina industriale. Ma non solo. Abbiamo letteralmente “messo a nudo” 8 salse bolognesi vendute nei supermercati svizzeri, analizzate in un laboratorio specializzato per scoprire i loro segreti, la loro composizione, la qualità e la provenienze della loro carne. Contenevano davvero quanto indicato dall’ etichetta? Le sorprese non sono mancate.