Le segnalazioni

I documenti dell’inchiesta sul caso Crotta

Patti chiari risponde alle critiche mosse dal Ministero Pubblico nel decreto di abbandono che proscioglie la testata

  • 25 October 2019, 20:40
  • ALIMENTAZIONE
Enzo Crotta

Il 21 agosto 2019 il caso Crotta si è chiuso con un decreto di abbandono emesso dal Ministero Pubblico. Di fatto, Patti chiari è stato prosciolto dalle accuse di diffamazione e calunnia.

Nelle motivazioni di quella decisione il Ministero Pubblico ha espresso diverse critiche sulle modalità con le quali è stata realizzata l'inchiesta di Patti chiari, andata in onda il 5 maggio 2017, rimproverando alla testata di aver "illustrato una situazione relativamente difforme dalla realtà circa l'igiene all'interno dell'azienda" e di aver "condotto un'inchiesta giornalistica in maniera abbastanza lacunosa dando vita a un prodotto televisivo iniquo e tendenzioso". Nota bene: Patti chiari non ha potuto partecipare agli interrogatori dei testi da parte del Ministero pubblico e non ha potuto controinterrogarli per contestare le loro affermazioni.

Patti chiari ritiene di aver condotto un’inchiesta rigorosa e proprio per questo motivo pubblica la documentazione su cui il programma si è basato e risponde alle critiche mosse dal Ministero Pubblico nel decreto di abbandono.

1. LE FOTOGRAFIE

L'autorità inquirente definisce le fotografie mostrate nel servizio di “dubbia attendibilità e verosimilmente create ad hoc da impiegati e ex impiegati rancorosi”.

VERIFICHE DI PATTI CHIARI

Le fotografie sono state il punto di partenza del servizio ma non il pilastro portante dell’inchiesta. Si tratta di 373 fotografie fornite da 4 fonti diverse, scattate in 35 occasioni diverse sull’arco di oltre un anno (2015/2016).


Nel corso delle interviste ai sette dipendenti ed ex dipendenti, le fotografie sono state loro sottoposte proprio per verificarne l’attendibilità e tutti hanno sostenuto che esse mostravano situazioni reali (verifica delle fonti).

Si tratta di sette fonti anonime intervistate individualmente, senza che nessuno di loro sapesse chi fossero le altre (anche a tutela della loro identità).

Alcune decine di quelle fotografie mesi prima di venir consegnate a Patti chiari erano state spedite al consulente responsabile della sicurezza alimentare dell’azienda, per sollecitarne l’intervento.

Patti Chiari ritiene, alla luce di questi elementi, che le foto siano attendibili. Difficile credere al complotto con questi presupposti: foto scattate sull’arco di un lungo periodo e consegnate in primis ai diretti interessati all’interno della ditta.

2. ANALISI DEL LABORATORIO CANTONALE

Il Ministero Pubblico scrive che “non sono mai state riscontrate delle non conformità dal punto di vista chimico e microbiologico […] non creando quindi alcun tipo di pericolo per il consumatore del prodotto finale”.

VERIFICHE DI PATTI CHIARI

Nella trasmissione non è mai stato detto che i prodotti in questione potessero mettere in pericolo la salute di consumatrici e consumatori, circostanza esplicitamente esclusa sia nel servizio per due volte, sia nella discussione in studio. In particolare, Alessandra Noseda, responsabile del Laboratorio Helvetia Lab, dopo avere analizzato alcuni prodotti della Enzo Crotta SA, pur evidenziandone la scarsa igiene e qualità, ha sottolineato: “tutti i campioni sono assolutamente conformi e non pericolosi per la salute del consumatore”.

Il servizio si è per contro concentrato su igiene e pulizia degli ambienti in cui i prodotti della Enzo Crotta SA venivano confezionati, in particolare quelli cosiddetti di quarta gamma. Si tratta cioè di insalate destinate al consumo immediato, prodotti per i quali valgono standard igienici particolarmente elevati, che si riflettono sul prezzo al quale sono venduti. Consumatrici e consumatori hanno quindi il diritto di attendersi una qualità che la Enzo Crotta SA non era invece manifestamente in grado di garantire, come documentano i rapporti dei laboratori che seguono.

3. I RAPPORTI DEI LABORATORI

Questi i documenti che raccontano qual era la situazione all’interno della ditta Enzo Crotta SA. Rapporti ufficiali stilati da: Laboratorio cantonale, Desinfecta, Swiss Gap e Migros.

  • Ispezioni laboratorio cantonale

    Già nel primo rapporto di ispezione (03.01.2008) sono messi in evidenza problemi legati all’igiene: soffitti e pareti sono in cattivo stato e non facili da pulire, lo stabile (struttura e dintorni) non permette una lavorazione igienicamente conforme, presenza di animali nel negozio, celle in cattivo stato.
    Leggi il rapporto del 03.01.2008

    Il rapporto di ispezione del 28.07.2011 ha evidenziato alcune non conformità in relazione a pulizia e igiene. Sono state ritenute insufficienti le procedure, le attività nonché i locali, gli utensili e gli apparecchi.
    Leggi il rapporto del 28.07.2011

    Nei tre riassunti di visita periodica (2011/2016/2017) sono sempre riportati problemi di igiene e di ordine. Si sottolinea l'assenza dei piani di pulizia, così come di un responsabile qualità e mancanze strutturali nei locali di produzione e di stoccaggio. Per quanto riguarda invece le analisi di laboratorio effettuate sui campioni, esse risultano sempre conformi.
    Leggi i riassunti di visita periodica

  • SwissGAP

    Rapporto ispezione 09.12.2015:
    Dal rapporto risulta che non c’era formazione del personale sulle regole di igiene, che da 5 giorni non era stata fatta alcuna pulizia (piani pulizia non aggiornati) e che il magazzino di entrata delle merci aveva una separazione caotica e insufficiente.
    Leggi il rapporto

  • Audit Migros

    Rapporto 25.02.2015:
    Migros scrive che, in generale, le strutture sono vetuste e l’implementazione delle direttive d’igiene risulta difficoltosa. L’organizzazione del sistema di qualità deve migliorare, in particolare la rintracciabilità e il controllo dell’attuazione dei piani di pulizia e del flusso della merce / persone all’interno della zona di produzione.
    Leggi il rapporto

Ai documenti già in nostro possesso durante l'inchiesta si è aggiunto quello della ditta Desinfecta, allegato all'incarto del Ministero Pubblico. Questo documento conferma le informazioni da noi raccolte e verificate incrociando le testimonianze delle nostre fonti. In particolare la presenza di topi nell'impianto, documentata dalle foto dei loro escrementi mostrate nel servizio di Patti chiari. Le foto erano state scattate dagli ex dipendenti nei mesi precedenti all'intervento di Desinfecta.
Presenza di roditori alla Enzo Crotta SA nel 2016

  • Rapporti Desinfecta (Leggi la documentazione)

    01.02.2017: trovato un roditore morto al piano terra più altri tre segnalati da personale interno. Nelle osservazioni si riporta che va fatta pulizia all’interno di tutti i locali per rendere maggiormente attrattive le trappole (il veleno per topi non viene mangiato perché c'è troppa concorrenza con le verdure e la frutta).

    28.12.2016: è stato trovato un topo e escrementi al piano terra.

    05.12.2016:
    al piano terra sono stati trovati tre topi e quindici ratti (locali: stoccaggio frutta e verdura, rosticceria e locale pausa). Si devono anche pulire i locali.

L'insieme dei documenti (Laboratorio cantonale, Desinfecta, Swiss Gap e Migros) confermano quello che è stato descritto nel servizio: i prodotti non sono pericolosi per il consumatore ma ligiene, la pulizia e l’ordine presso la Enzo Crotta SA erano a dir poco carenti.

CONCLUSIONE

Questi i documenti e le informazioni sui quali si è basata l’inchiesta di Patti chiari e la decisione di informare l'opinione pubblica. Li abbiamo pubblicati per spiegare il metodo di inchiesta giornalistica alla base di tutti i nostri servizi e per permettere a tutti di farsi un’opinione e di decidere se davvero il servizio dedicato alla Enzo Crotta SA ha mostrato “una situazione relativamente difforme dalla realtà circa l’igiene all’interno dell’azienda”, come si sostiene nel decreto di abbandono.

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