Economia e Finanza

Alla sbarra "l'Assange greco"

Ha pubblicato i nomi di 2000 greci con conti in Svizzera

  • 1 novembre 2012, 11:45
  • 6 giugno 2023, 11:05
Kostas Vaxevanis, Atene, Grecia, 29.10.2012, Ky_.jpg

Kostas Vaxevanis

  • KEYSTONE

È iniziato stamane ad Atene il processo contro l'editore e giornalista greco Costas Vaxevanis - già ribattezzato “l'Assange greco" – accusato di aver pubblicato sul suo periodico Hot Doc i nomi di 2059 greci che avrebbero da anni conti bancari presso la banca HSBC in Svizzera - per un valore stimato tra 1,5 e 2 miliardi di euro - mai dichiarati al fisco ellenico.

Vaxevanis, 46 anni, forse il più noto dei giornalisti investigativi greci, deve rispondere di violazione della privacy per aver diffuso dati personali considerati sensibili, anche se ha pubblicato soltanto i nomi dei correntisti e non l'ammontare delle cifre depositate sui conti.

Uno scandalo insabbiato?

Vaxevanis sostiene di aver ricevuto la lista - che contiene nomi di politici, imprenditori, armatori, giornalisti ed editori - tramite una lettera anonima. Lo scandalo, sostiene Vaxevanis, sta nel fatto che negli ultimi 2 anni ben 2 ministri delle Finanze - Papacostantinou prima e poi Evangelos Venizelos (anch'egli socialista) - non hanno fatto nulla per far luce sulla vicenda. Come pure 2 capi dello Sdoe (il fisco greco) si sono ben guardati dall'ordinare accertamenti per scoprire se sulla lista figurassero o meno evasori fiscali.

Un sistema corrotto

Alla vigilia del processo dalle colonne del Guardian - lo scomodo giornalista ha potuto scrivere in tutta libertà che «la Grecia è un Paese governato da una casta di politici potenti e da una ricca élite. Questo circolo esclusivo di potenti è impegnato in attività illegali. Quindi, attraverso le necessarie leggi, legalizza tali attività garantendosi l'impunità e, alla fine, non ci sono media che denunciano quanto in realtà avviene» in quanto - aggiunge - «la maggior parte dei media greci stanno al gioco perché in cambio del loro silenzio ricevono pubblicità pagata dallo Stato»

La lista Falciani-Lagarde

I dati in questione fanno parte della cosiddetta «Lista Lagarde», che fu consegnata nel 2010 alle autorità greche da Christine Lagarde, allora ministra francese delle Finanze e attuale direttrice del Fondo monetario internazionale (FMI). In realtà all’origine della suddetta lista vi è Hervé Falciani, un informatico che tra il 2006 e il 2007 aveva rubato dati bancari dell'istituto privato ginevrino e li aveva trasmessi alle autorità fiscali francesi.

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