I 50 anni d'indipendenza dell'Algeria

Alla mezzanotte di questa notte sono partiti i festeggiamenti che si protrarranno per un anno e che celebreranno la vittoria sui francesi. Alla mezzanotte il cielo di tutte le 48 wilayas dell'Algeria (sono l'equivalente dei nostri Cantoni) è stato illuminato da spettacoli pirotecnici che si sono protratti per ore.

L'Algeria, per celebrare i 50 anni del suo affrancamento dalla Francia coloniale, ha scelto un pezzo di spiaggia chiamata Sidi Fredj dove, nel 1830, arrivarono le truppe francesi che, con le loro armi moderne e la loro organizzazione, sbaragliarono la resistenza delle tribù algerine e fecero del Paese parte integrante della Francia per oltre un secolo, lasciandola solo nel 1962, dopo un rivolta durata 8 anni che fece, secondo Algeri 1,5 milioni di morti.

Come era prevedibile le istituzioni sono state presenti ovunque e al massimo livello e come spesso accade, quando c'è da celebrare o ricordare date importanti, anche questa volta la presidenza della Repubblica ha deciso una amnistia. Nel decreto, firmato dal presidente Abdelaziz Bouteflika (che ieri sera ha presenziato allo spettacolo di Sidi Fredj) ci sono degli «esclusi» e degli «inclusi».

Tra i primi, coloro che si sono macchiati di crimini di terrorismo o che hanno avversato la riconciliazione nazionale dopo la guerra civile degli anni '90; tra i secondi tutti quei detenuti che, in carcere, hanno studiato e conseguito un diploma o una laurea. In un caso e nell'altro, un segnale importante per la nuova Algeria che festeggerà per un anno intero la sua indipendenza.