Economia e Finanza

Niente Russia per tante ditte svizzere

Dalla ABB alla Bucher passando per Stadler Rail, non mancano le aziende di rilievo che hanno interrotto l'attività commerciale con i Paesi belligeranti

  • 8 marzo 2022, 12:09
  • 23 giugno 2023, 16:02
Anche Bucher ha deciso di interrompere ogni attività commerciale con i Paesi belligeranti

Anche Bucher ha deciso di interrompere ogni attività commerciale con i Paesi belligeranti

  • Bucher Media
Di: ATS/EnCa

Diverse aziende svizzere hanno sospeso le loro attività in Russia a causa della guerra lanciata dal presidente russo Vladimir Putin contro l'Ucraina. Le difficoltà nelle filiere, ma pure i timori per la propria reputazione, hanno spinto le aziende a essere prudenti, per quanto alcune abbiano preferito - per il momento - mantenere ancora il proprio business operativo.

ABB ha annunciato il 2 marzo scorso la sospensione delle sue attività operative in Russia, come pure in Ucraina e in Bielorussia, a causa di difficoltà nella catena di approvvigionamento. Nessun ordine da questi tre Stati può essere preso in considerazione da ABB. Il gruppo ha due siti produttivi in Bielorussia, che rappresentano dall'1% al 2% del fatturato.

Stadler Rail, che produce veicoli agricoli e altri macchinari in uno stabilimento in Bielorussia per il mercato locale e i Paesi dell'ex URSS, si è preparata "a diversi scenari e possibili misure di emergenza nell'ambito della gestione dei rischi" e afferma di poter trasferire rapidamente la sua produzione ora bielorussa nell'UE.

Il produttore di ascensori e scale mobili Schindler ha cessato le nuove installazioni e gli ammodernamenti in Russia, ma i servizi di manutenzione e riparazione vengono mantenuti.

Per il produttore di macchine agricole Bucher la cifra d’affari l’anno scorso nelle due nazioni è stata pari a circa 70 milioni di franchi, incassati principalmente in Russia, tenendo conto dei 3,2 miliardi concretizzati nell’insieme dal gruppo. A causa della sospensione del traffico dei pagamenti con la Russia i flussi sono destinati a prosciugarsi. Bucher Industries ha un'unità di produzione e assemblaggio in Russia con una forza lavoro di 140 dipendenti.

Dal canto suo, Nestlé ha bloccato le sue attività pubblicitarie in Russia a causa della guerra in Ucraina. Da questo fine settimana non ci saranno più spot in onda sulla televisione russa. Il gruppo alimentare che ha sei stabilimenti in Russia e impiega oltre 7'000 collaboratori intende però continuare "l'approvvigionamento affidabile della popolazione locale di generi alimentari e bevande essenziali".

SEIDISERA del 03.03.2022 - L'intervista di Tomas Miglierina a Pascal Lamy

RSI Mondo 03.03.2022, 19:11

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