L'utile netto della Panalpina s'è dimezzato nel primo semestre, crollando in un anno da 45,3 a 21,8 milioni di franchi. Il fatturato s'è nel contempo ridotto a 2,6 miliardi contro i 2,94 dell'analogo periodo del 2015.
"Nel secondo trimestre è apparso chiaro che le attività relative a petrolio e gas non beneficeranno tanto presto di una ripresa", commenta Peter Uber, citato nella nota pubblicata mercoledì.
"Abbiamo quindi deciso d'adattare le capacità ai volumi attuali, senza puntare a un ristabilimento del mercato", prosegue il numero uno della società basilese che opera nel campo dei trasporti e della logistica, spiegando la decisione di accantonare 26 milioni per ristrutturazioni.
ATS/dg