La compagnia aerea low cost Ryanair confrontata, negli ultimi mesi, con turbolenze sociali inedite, mercoledì, ha dovuto fare i conti con un nuovo sciopero che l’ha costretta ad annullare oltre un terzo di tutti i suoi voli da e per la Germania, circa 150 in tutto. La Svizzera non è toccata, in quanto la compagnia non è presente nella Confederazione. L’agitazione odierna sembra solo essere il preludio di una più ampia a livello europeo prevista per fine settembre.
Lo sciopero è scattato alle 00.01 di mercoledì, durerà 24 ore ed è stato promosso dai sindacati tedeschi dei piloti (Cockpit) e dal personale commerciale di cabina (Verdi). Per ora una trentina di dipendenti della low cost irlandese si sono riuniti nell’aeroporto di Berlino Schönefeld, scandendo slogan quali "Ryanair deve cambiare” e “Nessun diritto, nessun volo”.
In questa circostanza, Ryanair non ha fatto appello a piloti stranieri ma ha proposto ai suoi passeggeri di spostare la data del volo, gratuitamente, dopo il termine dello sciopero. Lo scorso mese di agosto, l’aviolinea è stata confrontata con ampie agitazioni del personale in 5 paesi europei: ciò ha comportato l’annullamento di oltre 400 voli, lasciando a terra più di 55'000 passeggeri.
ATS/AFP/Swing