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Algeria, la svolta è vicina

Il capo dell'esercito volta le spalle al presidente Bouteflika, infermo dal 2013: "Non può governare"

  • 27 March 2019, 10:55
  • 9 June 2023, 07:19

RG 7.00 del 27.03.2019 Il servizio di Antonella Tarquini

RSI Mondo 27.03.2019, 11:56

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La transizione del dopo-Bouteflika va accelerata e non potrà essere il presidente, 82enne, al potere da 20 anni (ma costretto sulla sedia a rotelle da un ictus che lo ha reso invalido dal 2013), a passare il testimone al proprio successore.

Lo ha annunciato il capo di Stato maggiore, il potentissimo generale Ahmed Gaid Salah, che ha chiesto la destituzione di Abdelaziz Bouteflika attraverso una procedura prevista dall'articolo 102 della Costituzione quando il capo di Stato è così malato da non poter assolvere le proprie funzioni.

Salah, che è anche viceministro della Difesa ma soprattutto incarna uno dei poteri forti in Algeria, in un discorso pronunciato in una base militare nel desertico centro del paese e trasmesso in tv, ha detto che "dobbiamo trovare una via d'uscita dalla crisi immediatamente" mantenendosi nel "rispetto delle disposizioni della Costituzione" ma accogliendo le "rivendicazioni legittime" dei manifestanti che soprattutto il venerdì da oltre un mese riempiono le strade di Algeri. Una presa di posizione che ha fatto propria, mercoledì mattina, anche il capo dell'RND, il partito principale alleato di Bouteflika. Ahmed Ouyahia è considerato vicino al capo di Stato, sotto il quale è stato per tre volte primo ministro dal 2003.

Sembra vicina, dunque, la fine politica dell'uomo che ha portato l'Algeria alla riconciliazione dopo i 200'000 morti della guerra civile degli anni Novanta, divenendo però arbitro di un "systeme", accusato dai manifestanti di essere corrotto e di gestire malamente le risorse pubbliche.

ATS/ANSA/M.ANG.

Algeria, la svolta è vicina

Telegiornale 27.03.2019, 13:30

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