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Ancora scontri in Turchia

L'IS ha giustiziato un cameraman nel nord dell'Iraq

  • 11 ottobre 2014, 01:05
  • 6 giugno 2023, 23:40
Militari turchi sorvegliano la zona di confine con la Siria

Militari turchi sorvegliano la zona di confine con la Siria

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Le violente manifestazioni che da quattro giorni stanno mettendo in subbuglio la Turchia hanno finora causato oltre una trentina di morti. Il ministro degli interni Efkan Ala ha stilato un primo bilancio degli scontri che registra 31 morti, 360 feriti, tra cui 139 poliziotti, oltre un migliaio di fermi e enormi danni materiali soprattutto nel sud del Paese a maggioranza curda.

La scintilla che ha scatenato i tumulti, la decisione del governo di Ankara di non intervenire militarmente per sostenere le forze curde nella difesa della città siriana di Kobane sempre più nelle mani degli jihadisti dello Stato islamico.

Intanto in Svizzera circa 300 persone hanno partecipato venerdì sera a Lucerna a una manifestazione pro curda di solidarietà contro l’IS. Duemila erano i manifestanti a Vienna. Sempre nella serata di venerdì si è appreso che il Califfato ha giustiziato, nel nord iracheno, un cameraman iracheno, suo fratello e altre due civili a Samra.

Red.MM/ATS/ANSA/Swing

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