Il tribunale di Monaco ha condannato venerdì a sette anni di carcere l’uomo che ha venduto la pistola semiautomatica al 18enne Ali David Sonboly, cittadino tedesco-iraniano, che, nel luglio 2016, uccise nove persone in un centro commerciale, per poi togliersi la vita. Il venditore dell'arma è stato riconosciuto colpevole di omicidio involontario in nove casi. Si tratta di Philipp Köber, 33 anni, descritto dal giudice come “un adepto del Führer e del Terzo Reich, con un indubbio orientamento di estrema destra”.
La sentenza nei suoi confronti è inedita: è la prima volta che a rispondere di omicidio è chi ha fornito un'arma illegalmente, pur non avendo materialmente partecipato al fatto. L’uomo vendette la Glock 17, calibro 9 millimetri, all’autore della strage sul darknet. Con quella pistola, Sonboly compì una delle più gravi stragi mai avvenute a Monaco di Baviera.
La polizia aveva arrestato il trafficante di armi nell’agosto del 2016. "Non ho mai voluto questo - ha dichiarato durante il processo - Mi dispiace".
AFP/BRav