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Attiviste a processo a Riad

Una decina di militanti sono imputate in Arabia Saudita; erano state arrestate durante la campagna “Women to drive” a difesa dei diritti delle donne

  • 13 marzo 2019, 19:47
  • 9 giugno 2023, 08:40

RG 18.30 - Il servizio di Francesca Caferri

RSI Mondo 13.03.2019, 19:46

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Di: RG/ANSA/Bleff

Una decina di attiviste saudite finite in carcere negli ultimi mesi sono apparse mercoledì di fronte alla corte criminale di Riad in Arabia Saudita. Lo riferiscono media panarabi e internazionali, secondo cui Lujayn Hathlul, Aziza Yousef, Iman Nafjan, Hatun al Fassi sono tra le dieci donne sotto processo per crimini non ancora notificati dalle autorità saudite.

Lujayn Hatlul si è laureata in Canada e combatte per i diritti delle donne

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Le donne erano state arrestate tra maggio e giugno 2018 nell'ambito di una campagna di repressione del movimento femminista
Women to drive (Donne alla guida) che chiedeva di togliere il divieto di mettersi al volante imposto alle donne. Divieto che è stato poi tolto poche settimane dopo.

Il presidente della corte, Ibrahim Sayari, ha risposto alle domande di alcuni diplomatici occidentali che si sono presentati fuori dall'aula, affermando che "le accuse saranno presentate alle imputate".

La 29enne Lujayn Hathlul, è una delle attiviste sotto processo, ed è stata già arrestata più volte negli ultimi anni, prima di "scomparire" nelle celle governative saudite a giugno scorso. È solo una delle numerose militanti per i diritti umani incarcerate negli ultimi mesi nel quadro della campagna di repressione avviata dal Governo saudita. Varie ONG hanno accusato le autorità di violazioni, incluse torture e abusi sessuali, ma Riad nega ogni accusa.

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