Facebook ha promesso che limiterà l'uso della piattaforma Live della quale si è servito il killer di Christchurch per diffondere in diretta le immagini del massacro che il 15 marzo ha compiuto nelle due moschee in Nuova Zelanda. Il social che ha oltre 2 miliardi di utilizzatori attivi al mese rafforzerà le regole sull'uso dell'applicazione, con ulteriori mosse per contrastare l'odio sulla piattaforma. Saranno inoltre rafforzati gli algoritmi per bloccare contenuti violenti.
Concretamente, ha fatto sapere la direttrice operativa Sheryl Kara Sandberg, la pubblicazione di video in diretta potrebbe essere impedita a chi ha già violato le regole d'uso.
Ma non solo. Il gruppo vuole anche sviluppare una tecnologia più efficace per identificare le versione modificate (con montaggio) di video violenti e impedire alle persone di ri-condividerli. Le immagini di Christchurch dove il suprematista bianco Brendon Tarrant ha ucciso 50 persone si sono infatti propagate tramite rielaborazioni del video originale, ciò che le ha rese difficilmente individuabili dai sistemi di Facebook.
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