Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Germania e Italia, con un inedito comunicato congiunto, avvertono i capi delle milizie che si affrontano in Libia: le ostilità devono cessare o sarà applicata la risoluzione 2'174 dell'ONU che permette "sanzioni individuali contro coloro che minacciano la pace, la stabilità e la sicurezza" del paese.
Non è sul tavolo, invece, l'opzione di un intervento militare. La via indicata resta quella delle trattative per trovare un accordo su dove dovrà aver sede la Camera dei rappresentanti eletta il 25 giugno e per gettare le basi di un Governo di unità nazionale.
A Bengasi domenica sono rimaste uccise 9 persone, che hanno portato a 75 il bilancio dei morti da quando mercoledì l'ex generale Khalifa Haftar ha lanciato un'offensiva contro i gruppi islamici che controllano la città dell'est.
pon/ANSA