La più importante raffineria irachena sarebbe caduta nelle mani dei miliziani dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante (ISIL). La notizia, riportata dalle TV Al Jazeera e Al Arabiya, viene smentita in parte dal governo di Baghdad, secondo il quale le forze speciali controllerebbero ancora l'impianto di Bajii, nella provincia di Salahuddin, a nord della capitale. Secondo la BBC la raffineria, sotto assedio da 10 giorni, produce un terzo del fabbisogno di petrolio del paese. Per l'ONU, gli ultimi 17 giorni di scontri nel paese hanno causato oltre 1'000 morti.
Intanto il segretario di Stato americano, John Kerry, è arrivato nella regione autonoma del Kurdistan iracheno, dove incontrerà i rappresentanti di tre province, all'indomani dei suoi incontri a Baghdad con il primo ministro sciita Nuri al-Maliki. Lunedì Kerry aveva promesso un sostegno di fronte alla "minaccia" costituita dall'offensiva degli insorti sunniti.
M.Ang./ATS