Il finanziere francese Vincent Bolloré è in stato di fermo da martedì per corruzione di funzionari pubblici stranieri, in una vicenda legata a concessioni portuali in Togo e Guinea. Riguarda concessioni per la gestione dei terminal di navi container nei porti di Conakry, in Guinea e Lomé, in Togo.
Il gruppo Bolloré, tramite un comunicato, ha già smentito formalmente di aver commesso irregolarità in Africa. L'odierna audizione del’uomo d’affari "permetterà di chiarire in modo utile alla giustizia queste questioni già oggetto di una perizia indipendente, che ha concluso la perfetta regolarità delle operazioni".
La smentita non ha evitato al gruppo un pesante scivolone in borsa. In mattinata a Parigi il titolo ha lasciato sul terreno fino all’8,9% del suo valore.
ATS/ANSA/AFP/SP