È stato dichiarato "inammissibile" dalla Corte europea dei diritti umani il ricorso presentato da Anders Behring Breivik, l'autore della strage di Utoya, in Norvegia, che ha causato 77 morti.
Condannato a 21 anni di prigione per il massacro compiuto nel 2011, Breivik si era rivolto a Strasburgo affermando che lo Stato norvegese stava violando i suoi diritti a causa delle condizioni di detenzione.
Corte che però "dall'esame del ricorso non ha rilevato alcuna violazione e ha quindi dichiarato lo stesso manifestamente infondato e irricevibile". Nel marzo del 2017 una corte d'appello norvegese aveva già decretato, che rinchiudere il militante neonazista in una cella individuale di tre vani fosse conforme al rispetto dei diritti umani.
ATS/CaL