Imperfetto eppure immodificabile, almeno nei suoi principi fondanti. L’NHS nasce come servizio sanitario pubblico, aperto a tutti, in base alle necessità e non alle disponibilità. Un dogma di fronte al quale persino Margaret Thatcher, che pure all’apice della sua popolarità aveva cercato di privatizzare, ha dovuto arrendersi. Anche così si spiega il rapporto speciale, persino identitario, che lega l’NHS ai cittadini britannici.
Dopo anni di tagli alla spesa pubblica, il Governo Johnson – che neppure di fronte alla crisi Covid sembra disposto a ricorrere alle politiche di austerity tanto care ai Tory – ha promesso massicci investimenti nella sanità, oltre alla costruzione di 50 nuovi ospedali. Riconoscendo così oltre al contributo essenziale di medici e infermieri, nella gestione della pandemia e non solo, anche il valore implicito dell’assistenza sanitaria, l’istituzione nazionale di cui vanno più orgogliosi i sudditi di Sua Maestà. Una sorta di religione (laica) di Stato, a cui ci affidarsi con fiducia e gratitudine.
Il servizio sanitario pubblico del Regno Unito
Telegiornale 05.07.2020, 22:00