Mondo

Calgary boccia le Olimpiadi

Gli abitanti della città canadese hanno respinto con il 56% di no il progetto di candidatura per i Giochi invernali del 2026

  • 14 novembre 2018, 16:29
  • 9 giugno 2023, 03:04

RG 12.30 del 14.11.2018: il servizio di Andrea Ostinelli

RSI Mondo 14.11.2018, 16:27

  • keystone
Di: Veronica Alippi

Dopo gli svizzeri e gli austriaci, anche i canadesi hanno deciso che non vale la pena organizzare un’edizione delle Olimpiadi invernali. Con un voto tanto chiaro quanto scontato, gli abitanti del capoluogo dell’Alberta hanno respinto questo nuovo progetto che avrebbe potuto portare i giochi in città 38 anni dopo l’edizione del 1988. La candidatura aveva già dovuto superare grossi problemi di finanziamento, ma non è riuscita a superare i dubbi e lo scetticismo della popolazione preoccupata per l’impatto che una nuova grande manifestazione sportiva avrebbe avuto sullo sviluppo urbano.

Il no dei cittadini di Calgary è solo l’ultimo di una lunga serie. I Grigioni avevano già detto “Na, grazia”, il Vallese “No, merci”, mentre un “Nein, danke” era giunto da Innsbruck. Altre città si sono ritirate dalla corsa al 2026 con motivazioni diverse, tra cui l’altra austriaca Graz, la giapponese Sapporo e la turca Erzurum. Il CIO si ritrova così con sole due candidature ufficiali: quella di Milano-Cortina d’Ampezzo e quella di Stoccolma. Entrambe però devono affrontare critiche e difficoltà finanziarie. “Ormai i cittadini non credono più a queste grosse manifestazioni: sono delusi da tutti i giochetti politici che si nascondono dietro alle candidature”, ci ha spiegato Jean-Daniel Mudry che aveva guidato il progetto di Sion 2006, allora sostenuto da una grande ondata popolare.

RG 12.30 del 14.11.2018: le considerazioni di Jean Daniel Mudry, direttore generale delle candidature di Sion per il 2002 e per il 2006

RSI Mondo 14.11.2018, 17:11

Per i tifosi dello sport svizzero particolarmente scaramantici, il fallimento della candidatura di Calgary è un segnale poco positivo. La prima edizione delle Olimpiadi invernali del 1988 è infatti considerata una delle più positive della storia per i colori rossocrociati. La Svizzera si piazzò terza nella classifica con 15 medaglie (5 ori, 5 argenti e 5 bronzi), festeggiando - tra le altre cose – una doppietta nella discesa libera maschile (1° Pirmin Zurbriggen, 2° Peter Mueller) e una doppia medaglia d’oro per Vreni Schneider (gigante e slalom). Ci fu gloria anche per Michela Figini che conquistò l’argento nel SuperG.

Niente Olimpiadi a Calgary

RSI Mondo 14.11.2018, 19:11

Ti potrebbe interessare