Un barcone che trasportava centinaia di persone si è capovolto nel Mediterraneo a una quindicina di miglia a nord della città libica di Zuwara. L’ennesimo naufragio è avvenuto nella tarda mattinata di mercoledì. I migranti a bordo di un vecchio peschereccio segnalato in difficoltà sono finiti in acqua dopo aver scorto in lontananza i soccorsi.
Nelle prime ore del pomeriggio ne sarebbero stati salvati oltre 100 saliti in seguito a 300. Il mare ha restituito anche 25 cadaveri, ma si temono molti morti in più. Lo riferisce la Bbc citando la Marina irlandese presente sul posto. Fonti del sito migrantreport.org stimano che a bordo ci fossero 700 bambini, donne e uomini.
La centrale operativa della guardia costiera italiana, che sta coordinando i soccorsi, ha dirottato in zona diverse imbarcazioni per cercare di salvare il maggior numero di persone dall’annegamento. Le prime ad arrivare sono state la Le Niamh, una nave della Marina militare irlandese, l’italiana Dignity One e una nave di Medici senza frontiere.
Diem/ATS
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