L’Europa vivrà altri cinque giorni di passione greca. Domenica si terrà un vertice tra i 28 Stati dell’Unione per stabilire se il piano che Alexis Tsipras si è impegnato a presentare entro giovedì, può essere sufficiente a indurre i creditori ad aprire un negoziato. L’alternativa all’accordo, riconoscono tutti, è il fallimento del paese e delle sue banche cui la BCE ha garantito ossigeno fino al summit.
Tutti i meeting di martedì non hanno portato a risultati concreti, ha riconosciuto dalla cancelliera tedesca Angela Merkel al termine del summit serale che a Bruxelles ha riunito capi di Stato e di Governo. "La situazione è abbastanza grave e incerta" ha affermato. Più positiva la valutazione del premier greco. Atene presenterà una nuova richiesta di aiuti con, ha assicurato, un programma di riforme credibile.
Tutti assicurano di lavorare per evitare l’uscita della Grecia dall’euro, ma un piano dettagliato è già pronto e ad accompagnarlo c'è anche un piano per far arrivare ai greci aiuti umanitari. Lo ha reso noto il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker affermando: “sono fermamente contro il Grexit ma non potrò impedirlo se il Governo greco non fa quello che deve fare”.
Diem/ATS/Reuters
RG 18.30 del 07/07/15: la corrispondenza di Tomas Miglierina
RSI Mondo 08.07.2015, 00:19