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L'Ungheria vuole "Chiudere il muro subito". La Germania accoglierà 500'000 profughi l'anno

  • 8 September 2015, 11:40
  • 1 June 2023, 17:27
In fuga con i bambini al confine ungherese, vicino a Roszke

In fuga con i bambini al confine ungherese, vicino a Roszke

  • reuters

L'emergenza profughi continua a dividere l'Europa. Da una parte la chiusura totale di paesi come l'Ungheria, il cui premier Orban è tornato a chiedere di accelerare i lavori del contestato muro al confine con la Serbia, dall'altra l'apertura umanitaria capitanata dalla Germania: Berlino ha annunciato che può accogliere 500'000 migranti all'anno per alcuni anni. "Forse anche di più", ha sottolineato il vicecancelliere tedesco Sigmar Gabriel.

Ieri, lunedì, Orban aveva visitato a sorpresa la zona di confine dove è stata eretta la barriera in filo spinato, lunga centinaia di chilometri. Oggi (martedì) ha tuonato che bisogna "accelerare" la costruzione del muro (la conclusione dei lavori era stata annunciata per il 15 settembre), dove servono più operai. Intanto emergono nuovi dettagli sugli scontri avvenuti fra migranti e polizia ungherese a Roszke, al confine con la Serbia. Il sito della BBC ha riferito che gli agenti hanno usato spray al peperoncino contro la folla. Secondo l'Agenzia ONU per i rifugiati (UNHCR) solo nella giornata di lunedi sono 2'700 i profughi che sono riusciti ad oltrepassare il confine ungherese.

Tensioni nella località ungherese di Roszke, al confine con la Serbia: i migranti tentano di rompere le linee della polizia per poi raggiungere Budapest

Grecia sotto pressione

La guardia costiera greca ha tratto in salvo centinaia di migranti nelle ultime 24 ore, in difficoltà su alcune imbarcaizoni nel Mar Egeo orientale, nei pressi delle isole di Samos, Kos e Agathonissi. Intanto altre navi e ulteriore personale sono arrivati nel paese per gestire la situazione sempre più critica, soprattutto sull'isola di Lesbo, dove si trovano circa 25'000 migranti. Secondo il ministro dell'immigrazione, Yiannis Mouzalas, l'isola è «sull'orlo dell'esplosione».

ATS/ANSA/M.Ang./bin

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