Due cristiani, marito e moglie, accusati di blasfemia per aver profanato il Corano, sono stati picchiati a morte martedì in Pakistan, 60 km a sud di Lahore, da una folla che ha poi bruciato i corpi nel forno di una fabbrica di mattoni. Lo ha comunicato la polizia pakistana.
È questo l’ultimo episodio di un’ondata di violenze crescente contro le minoranze non musulmane nel paese. Secondo i difensori dei diritti umani, le accuse di blasfemia sono spesso pilotate contro le minoranze o per il regolamento di conti privati perché risvegliano facilmente la collera popolare.
Le autorità della regione del Punjab hanno indicato alla stampa di aver ordinato la costituzione di un comitato per accelerare l’inchiesta e assicurare la sicurezza nei quartieri a maggioranza cristiana.
Afp/ZZ