Dall'Hi-Tech all'energia, ecco le sanzioni UE

Congelamento dei beni di personalità russe di alto profilo, tra cui spiccano il presidente Vladimir Putin e il suo ministro degli esteri Serghei Lavrov, limiti ai depositi che i cittadini russi possono versare nei conti bancari dell'UE a partire da 100'000 euro, divieto di export di prodotti hi-tech con applicazioni militari. Sono alcune delle sanzioni decise nel secondo pacchetto di misure dall'UE nei confronti della Russia.

FINANZA

Oltre ai limiti sulle personalità e sui cittadini russi più abbienti, le misure approvate prevedono il divieto di finanziare la Federazione russa, il suo Governo e la Banca centrale, limitando la capacità dello Stato e del Governo russi di accedere ai mercati e ai servizi dei capitali e finanziari dell'UE. Nessun prestito, azione oppure obbligazioni potranno essere scambiati su mercati europei, degli USA e del Regno Unito.

ENERGIA

L'obiettivo è colpire la competitività delle raffinerie russe. Le sanzioni dell'UE quindi si limitano al divieto di esportazione di alcune tecnologie europee per la raffinazione del petrolio. Nello specifico, si tratta di quelle che servono per ristrutturare le raffinerie di Mosca per adeguarle allo standard Euro 6, e quindi essere autorizzate ad esportare nell'UE.

HI-TECH

Si colpisce l'export di alcuni prodotti che possono contribuire a migliorare la capacità militare russa in comparti come l'elettronica, i computer, le telecomunicazioni e i sensori. Sarà controllato, cioè proibito, a meno che non siano presentate giustificazioni legittime. A godere di un'eccezione potrebbero per esempio essere prodotti essenziali nella sicurezza nucleare civile. Limiti all'export dello stesso tipo di sanzioni sono stati decisi da Paesi come USA, Giappone e Canada. Nessuna misura invece è stata comminata sui beni di lusso, dalla moda ai diamanti. La Commissione europea ha stimato che l'impatto dei limiti sui prodotti hi-tech è molto più alto.

LISTA NERA

Vi entrano altri membri della Duma e del Consiglio di sicurezza di Mosca, ma soprattutto Putin e Lavrov. E sono state avviate le indagini per capire dove siano, nell'UE, gli asset del presidente e del ministro degli esteri.