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"Debito immenso, Syriza vince"

Reportage dell'inviato RSI ad Atene che ha incontrato uno dei fondatori del partito di Tsipras

  • 24 January 2015, 20:43
  • 7 June 2023, 01:58
Vasilis Primikiris, tra i fondatori di Syriza

Vasilis Primikiris, tra i fondatori di Syriza

  • rsi

Scolari che svengono in classe perché vanno a scuola senza cena, appartamenti che si incendiano perché i proprietari si riscaldano come possoono, l’aria di Atene inquinata dalla polvere di carbone. Si sprecano gli esempi della miseria in cui cinque anni di cure da cavallo per il risanamento dei conti pubblici hanno trascinato la Grecia.

L’obbiettivo è fallito: l’austerità eccessiva ha ucciso la crescita che sarebbe stata necessaria per pagare i debiti e nonostante due programmi di salvataggio europei il Paese ha un debito insostenibile. Solo la solidarietà tra famiglie ha impedito che le conseguenze fossero ancor piu gravi di quello che sono.

Nell’anno in cui finalmente i conti pubblici dovrebbero far registrare un attivo, si compie l’inevitabile: gli elettori stremati puniscono i due partiti storici che si sono alternati al governo in quarant’anni anni di repubblica, e poi hanno gestito insieme gli anni del disastro di cui sono stati corresponsabili. Sparisce il Pasok (socialista) reo di avere aperto le porte all’odiatissima “troika”; si salva Nea Demokratia (conservatrice) ma passando all’opposizione.

Vasilis Primikiris, tra i fondatori di Syriza

Vasilis Primikiris, tra i fondatori di Syriza

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Non sono solo le fasce tradizionalmente “rosse” della società greca a votare per Tsipras e compagni. Il successo di Syriza - acronimo di tre parole che significano “coalizione della sinistra radicale” – sta nell’avere convinto la solitamente moderata classe media che risposte radicali siano ormai le uniche rimaste. E questa è conseguenza diretta della drammaticità della crisi; la misura della sua profondità, in un Paese che vuole tornare a sperare.

Tomas Miglierina

Dal TG20

24.01.2015: Grecia, la vigilia del voto

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