La fine del Ramadan è stata segnata da una serie di cruenti attentati nel nord-est della Nigeria. Gli ultimi tre, perpetrati venerdì a Damaturu, nello Stato di Yobe, da ragazzine minorenni, hanno fatto una quindicina di morti. La vigilia, in un mercato di Gombe, capitale dello Stato omonimo, altri 49 civili, stando a un bilancio non ancora definitivo, erano stati uccisi dall'esplosione di due ordigni.
L'insurrezione islamica, che dal 2009 ha contagiato tutta l'area, superando anche i confini nazionali, è finora costata la vita a 15'000 persone e ne ha messe in fuga 1,5 milioni.
Un attacco di Boko Haram, l'organizzazione terroristica più strutturata e attiva nell'area, è stato segnalato anche nel vicino Ciad. I guerriglieri fondamentalisti hanno preso di mira una postazione dell'esercito sulle rive del lago che dà il nome al paese e sul quale s'affacciano anche Camerun, Niger e Nigeria, ammazzando un soldato. I militari hanno poi inseguito gli assaliitori, abbattendone 19.
AFP/dg