Sono complessivamente 120.000 le richieste arrivate a Google provenienti da tutta Europa per la rimozione di link ritenuti "inadeguati o non più pertinenti", in base alla sentenza sul diritto all'oblio della Corte di Giustizia Ue del 13 maggio scorso.
Un numero di richieste aumentate giornalmente, da quando il motore di ricerca ha messo online il modulo per la rimozione dei link non più rilevanti dai propri risultati. La decisione presa dalla Corte di giustizia dell’UE è stata molto criticata dal gruppo statunitense, da esperti di diritto della comunicazione e da semplici internauti.
Mercoledì il colosso del web ha riunito a Roma il Comitato Consultivo per ascoltare esperti italiani sul tema ed organizzerà riunioni pubbliche, anche in altre città europee, per poi arrivare ad un documento conclusivo che bilanci il diritto alla privacy con quello dell’informazione.
Red.MM/ANSA