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Egitto, stragi in chiesa

Domenica della palme di sangue: 27 morti a Tanta, 16 a Alessandria. L'IS rivendica. Bombe disinnescate in moschea

  • 9 April 2017, 13:48
  • 8 June 2023, 04:04
La chiesa di Tanta devastata dall'esplosione

La chiesa di Tanta devastata dall'esplosione

  • Keystone

La Domenica delle palme della comunità ortodossa d'Egitto è stata funestata da due attentati contro le chiese delle città di Tanta e di Alessandria. La prima esplosione è avvenuta attorno alle 9.30 nel pieno della celebrazione ed ha provocato la morte di almeno 27 persone e il ferimento di altre 78, diverse delle quali versano in condizioni gravissime. La seconda si è verificata poco dopo le 12 provocando strage fuori dalla cattedrale di San Marco al termine della celebrazione da parte del papa copto Tawadros II. Entrambi gli attacchi sono stati rivendicati dall'autoproclamato Stato islamico attraverso l'agenzia Amaq. Una strage avrebbe dovuto avvenire anche in una moschea di Tanta.

La situazione fuori dalla chiesa colpita dai terroristi

La situazione fuori dalla chiesa colpita dai terroristi

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Il primo bilancio della strage terroristica a Tanta è stato fornito dalle autorità, che hanno isolato un vasto perimetro attorno al luogo di culto cristiano. Una fonte della sicurezza egiziana ha detto che la deflagrazione è stata provocata da un ordigno esploso all'interno della chiesa di Mar Girgis. Secondo la TV di Stato è possibile che l'ordigno, probabilmente piazzato sotto i banchi, sia stato fatto esplodere a distanza. Alla funzione assistevano circa 2'000 persone.

La polizia ha arrestato due persone sospettate di essere coinvolte nell'attentato, indicano sia Al Arabiya sia l'emittente pubblica.

Bombe anche in moschea

A Tanta domenica doveva esserci una strage anche fra i musulmani. Le forze di sicurezza egiziane hanno disinnescato due ordigni esplosivi che erano stati piazzati nella moschea Sidi Abdel Rahi, la seconda più importante della città. All'interno c'è un santuario Sufi.

Esplosione alla chiesa di San Marco

Meno di tre ore dopo un'altra deflagrazione è avvenuta all'esterno alla cattedrale di San Marco ad Alessandria. Il bilancio anche in questo caso è tragico: 16 morti e 41 feriti gravi. Si tratterebbe di un attacco suicida. Non è noto se il kamikaze faccia parte della tragica conta. Tutti quelli che erano all'interno della chiesa (compreso il papa copto), si precisa, sono sani e salvi e l'edificio sacro non ha avuto danni, riferiscono fonti ecclesiastiche all'agenzia Mena.

I cristiani in Egitto rappresentano il 10% della popolazione, stimata a 95 milioni di abitanti. Nel dicembre 2016 un attentato in una chiesa aveva causato una trentina di vittime. L’attacco era stato rivendicato dall’autoproclamato Stato islamico.

Il cordoglio di Papa Francesco

L’Egitto sarà meta del viaggio apostolico di Papa Francesco il 28 e 29 aprile, che prevede visite al presidente della repubblica al Sisi, al grande Imam Al Azhar. Sabato celebrerà una messa e un incontro con clero, religiosi e seminaristi. Prima di recitare l'Angelus il pontefice ha rivolto parole di cordoglio per le vittime dell'attentato di Stoccolma e in Egitto esprimendo vicinanza "al mio fratello papa Tawadros II". Poco dopo è giunta notizia della nuova strage contro i cristiani avvenuta nella seconda città d'Egitto. Fra le reazioni di condanna, anche quella Svizzera: Berna, in una nota del Dipartimento degli affari esteri, trasmette anche le sue condoglianze alle famiglie delle vittime.

Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha ordinato il dispiegamento di unità speciali dell'esercito per garantire la sicurezza nei luoghi più sensibili dell'Egitto. Lo riporta l'agenzia Mena citando il portavoce presidenziale, l'ambasciatore Alaa Youssef.

afp/ansa/mas/Notiziario 11.00

Dal TG12.30:

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