Crescono le preoccupazioni di fronte al rischio di contagio del virus ebola anche in Europa. Tanto da far affermare a Tom Frieden, direttore dei Centri statunitensi di controllo e prevenzione delle malattie che l’epidemia in corso è senza precedenti dalll'epoca della diffusione dell’AIDS all'inizio degli anni Ottanta. Frattanto a Madrid lo stato di salute del primo paziente contaminato dal virus fuori dal Continente africano è peggiorato e all’ospedale Carlos III sono stati effettuati altri ricoveri precauzionali ancora giovedì.
Si evidenziano frattanto l’insufficiente preparazione del servizio sanitario spagnolo e una grave mancanza di norme di sicurezza nel trattamento dei cadaveri e nell’eliminazione di rifiuti contaminati.
Alla luce di quanto sta accadendo in Spagna, l’UE sta cominciando a mobilitarsi contro l’ebola. Bisognerà però aspettare il 17 ottobre per sapere se Bruxelles intende rafforzare i controlli sulle persone provenienti dall’Africa Occidentale. Meno attendisti USA e Canada che già hanno implementato le misure di controllo negli scali aerei.
Red.MM/ATS/Swing
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RG 18.30 del 09.10.2014 Il servizio di Mirko Priuli sulle misure in Svizzera