Esplosa una barca di migranti

Almeno quattro persone, tra cui una donna, sono morte a causa di un'esplosione avvenuta su una barca che trasportava dei migranti al largo delle coste calabresi, domenica mattina. I loro corpi senza vita sono stati recuperati dalle autorità italiane. Altre due persone risultano disperse.

Cinque migranti sono rimasti feriti e si trovano attualmente ricoverati negli ospedali di Crotone e Catanzaro. Nell'esplosione sono stati feriti anche due agenti della guardia di finanza che stavano assistendo l'imbarcazione, a bordo della quale c'erano decine di persone. La deflagrazione, che poi ha dato seguito a un incendio, secondo le prime ipotesi sarebbe stata provocata dal carburante.

Negli ultimi giorni, la situazione sul fronte degli sbarchi sulle coste italiane si è fatta più delicata. Nella mattinata di domenica, 36 persone, di cui 13 su un gommone e 26 su una barca a vela, hanno raggiunto la costa calabrese. Sabato sera, 450 persone sono arrivate sull'isola di Lampedusa, dopo aver attraversato il Mediterraneo a bordo di un vecchio peschereccio.

Sull'isola siciliana la situazione è particolarmente tesa. Il centro di accoglienza ha superato abbondantemente la capacità massima e il sindaco Totò Martello ha indetto uno sciopero generale per la giornata di domenica per richiamare l'attenzione del Governo. Negli scorsi giorni, alcune imbarcazioni più piccole, provenienti soprattutto dall'Algeria, sono approdate anche nella costa sud della Sardegna.

Intanto, gli oltre 200 migranti soccorsi sabato dalla nave Louise Michel, finanziata dall'artista Banksy, sono stati tutti presi in carico dalla guardia costiera italiana e dalla nave dell'ONG Sea Watch 4.