Londra e Parigi hanno concordato “sull'urgenza" di aumentare i loro sforzi congiunti per combattere gli attraversamenti "mortali" della Manica da parte dei migranti che tentano di raggiungere l'Inghilterra dalla Francia, dopo il naufragio che ha causato 27 morti (tra i quali si contano anche una bambina e cinque donne). Lo ha reso noto Downing Street, dopo che il premier britannico Boris Johnson e il presidente francese Emmanuel Macron si sono parlati telefonicamente mercoledì sera, concordano sull’urgente necessità di aumentare gli sforzi congiunti per impedire gli attraversamenti e fermare i trafficanti “che mettono a rischio la vita” dei migranti, ha affermato un portavoce del Governo di Londra.
Il barcone rovesciatosi ieri al largo di Calais era partito Dunkerque; a bordo sembra fossero stipate una cinquantina di persone che hanno tentato di raggiungere le coste inglesi in condizioni a dir poco ostili, sia per le condizioni del mare sia per la temperatura attorno allo zero. Si è trattato del peggior naufragio da quando, nel 2018, passare dalla Francia alla Germania è diventata un’impresa impossibile, con la blindatura del porto di Calais e dell’Eurotunnel, che per anni è stata la via preferita dai migranti, soliti nascondersi nei rimorchi dei camion o sui treni.
Eppure, il dramma di ieri potrebbe anche ripetersi, dato che sono sempre di più le persone che tentano di attraversa la Manica a bordo di canoe o altre imbarcazioni, gonfiabili e precarie. Da gennaio sono infatti state quasi 26'000 coloro che hanno tentato la traversata: un numero tre volte superiore al totale del 2020.
Nel frattempo, il ministro dell'interno francese Gerald Darmanin ha annunciato che un quinto uomo legato all'organizzazione della traversata è stato arrestato.