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Francia e alleati lasciano il Mali

Decisa la fine della presenza militare dopo nove anni - "Troppi gli ostacoli della giunta al Governo nel Paese"

  • 17 February 2022, 11:07
  • 26 June 2023, 09:57
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La Francia e i suoi alleati lasciano il Mali

La Francia e i suoi alleati lasciano il Mali

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Di: ATS/AFP/Swing

Spinti dalle "ostruzioni" della giunta al potere a Bamako, la Francia e i suoi partner europei hanno ufficializzato oggi, giovedì, il loro ritiro militare dal Mali dopo nove anni di lotta anti-jihadista guidata da Parigi. "A causa delle molteplici ostruzioni delle autorità di transizione maliane, il Canada e gli Stati europei che operano a fianco dell'operazione (francese) Barkhane e nell'ambito della Task Force Takuba ritengono che non ci siano più le condizioni per continuare effettivamente il loro attuale impegno militare nella lotta contro il terrorismo in Mali e hanno quindi deciso di iniziare il ritiro coordinato dal territorio maliano dei loro rispettivi mezzi militari dedicati a queste operazioni", hanno spiegato in un comunicato congiunto.

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"Restare impegnati nel Sahel"

Parigi e i suoi partner vogliono tuttavia "rimanere impegnati nella regione del Sahel" ed "estendere il loro sostegno ai Paesi vicini del Golfo di Guinea e dell'Africa occidentale" per contenere la minaccia jihadista. I "parametri" di questa riorganizzazione saranno decisi "entro giugno 2022". Circa 25.000 uomini sono attualmente schierati nel Sahel, tra cui circa 4.300 truppe francesi (2.400 in Mali sotto Barkhane), secondo l'Eliseo. Il paese ospita anche 15.000 truppe dell'ONU nella Minusma, il cui futuro è ora in dubbio, dato che contava su un ampio sostegno di Barkhane.

In Mali dal 2013

La Francia ha una presenza militare dal 2013 in Mali, preda di gruppi jihadisti che sono attivi anche in altri stati saheliani. Parigi è intervenuta per fermare l'avanzata dei gruppi islamisti radicali che minacciavano Bamako e poi ha istituito una vasta operazione regionale, Barkhane, schierando migliaia di truppe per combattere le franchigie locali di al-Qaeda e del gruppo Stato islamico.


A peggiorare le cose, il Governo del Mali è stato rovesciato in un doppio colpo di Stato nel 2020 e nel 2021, portando al potere una giunta che si rifiuta di tenere le elezioni per diversi anni e sta attingendo al crescente sentimento antifrancese nella regione. Ostracizzate dagli Stati dell'Africa occidentale, le autorità maliane hanno incolpato la presenza militare occidentale sul loro suolo e ora, secondo gli europei, stanno chiamando i mercenari russi della compagnia Wagner.

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