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Gaza la martoriata

Un anno fa le truppe di Tel Aviv iniziavano l'operazione "Margine protettivo": 2'200 morti palestinesi, 72 israeliani - La ricostruzione avanza a rilento

  • 8 luglio 2015, 11:48
  • 7 giugno 2023, 10:31
A Gaza si cerca di vedere un futuro

A Gaza si cerca di vedere un futuro

  • Keystone

Israeliani e palestinesi ricordano, con giudizi opposti, l'inizio dell'operazione "Margine protettivo" dello scorso anno a Gaza. Il capo dello Stato ebraico Reuven Rivlin, il premier Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Moshe Yaalon partecipando alle commemorazioni per le 72 vittime israeliane, tra le quali sei civili, hanno avvertito che se il movimento islamico Hamas e altre organizzazioni armate oseranno minacciare la sicurezza del paese e dei suoi cittadini, Israele non esiterà ad usare di nuovo la forza militare, come ha fatto nei 50 giorni di combattimenti e bombardamenti dell'estate scorsa. Il Governo Netanyahu alla fine di giugno ha respinto le conclusioni dell'inchiesta sulla guerra del 2014, avviata dal Consiglio dell'ONU per i diritti umani, in cui si riferisce di crimini di guerra commessi da Israele ma anche da Hamas.

Tra le rovine di Gaza

RSI/M.G. 07.07.2015, 20:19

A Gaza oggi, mercoledì, sono previsti raduni e iniziative in ricordo delle 2'200 vittime palestinesi, molte delle quali donne e bambini, e in solidarietà con le loro famiglie. Cerimonie che si annunciano sobrie. La leadership di Hamas avrebbe voluto salutare il primo anniversario della guerra con parate militari, per affermare la "vittoria" che ritiene di avere ottenuto nel confronto armato con lo Stato di Israele, rimasto per 50 giorni sotto il tiro dei razzi palestinesi. Ma ha dovuto rinunciare di fronte al malumore che serpeggia tra la popolazione di Gaza, costretta a fare i conti con le pesanti conseguenze del conflitto di un anno fa.

Si demoliscono i ruderi

(RSI/M.G) 07.07.2015, 20:18

Oltre 12'000 abitazioni furono distrutte e altre 6'500 circa furono danneggiate dai bombardamenti israeliani. Si registrò lo sfollamento di quasi 100'000 palestinesi, riferisce un rapporto pubblicato a inizio settimana da Ocha, l’ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari.

A distanza di un anno dal conflitto, aggiunge l'ONU, non una singola abitazione tra quelle totalmente distrutte, è stata ricostruita a Gaza.

Pochi sfollati vivono in casette di legno donate da un'associazione cristiana

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  • RSI/M.G.

I prossimi mesi potrebbero vedere qualche passo in avanti ma al momento regna ancora l'incertezza sul futuro del piccolo lembo di territorio palestinese, alle prese, peraltro, con un elevato livello di disoccupazione, la penuria di acqua potabile, una limitata erogazione dell'energia elettrica e l'embargo attuato da Israele ed Egitto.

Michele Giorgio

Dal TG20:

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